“The Everlasting Butterfly”, lo spettacolo di narrazione e musica sulla Bramea del Vulture.

“The Everlasting Butterfly” mette in luce la storia di una figura straordinaria, il conte altoatesino Friedrich Graf Hartig, entomologo e personaggio bizzarro che dopo aver girato per tutto il mondo, tanto da essere riuscito a raccogliere 60.000 specie rare,  arriva in Basilicata negli anni ‘60, e si trasferisce nell’area del monte Vulture, a Monticchio, dove fa una scoperta sensazionale: l’Acanthobramea europea,  detta poi di Hartig, una farfalla preziosissima per la storia della scienza, un vero e proprio fossile vivente, originatasi ben ventisei milioni di anni fa, nell’era Miocenica, e da allora rimasta invariata nel tempo. La scoperta è sensazionale in quanto, pur esistendo circa una decina di specie della famiglia “Brahmaeidae”,  le più vicine al territorio italiano risultano essere in India, Taiwan, Nepal, Cina. Una vera ricchezza per il Vulture, tanto che nel 1971 il Ministero per l’Agricoltura e le Foreste istituì la Riserva Naturale di “Grotticelle” – Monticchio, 200 ettari di foresta, la prima riserva interamente dedicata alla protezione di una farfalla e del suo habitat.

Lo spettacolo rientra nel progetto del Comune di Rionero in Vulture (PZ) “La Brahmaea Europaea: The Everlasting Butterfly” sulla valorizzazione del patrimonio culturale immateriale finanziato dalla Regione Basilicata. Attraverso questo spettacolo, due realtà di riferimento per il territorio del Vulture con esperienza ventennale nel campo del teatro e della musica, l’Associazione Vulcanica e la Compagnia Teatrale L’Albero, intendono raccontare l’importanza, la bellezza e l’universalità della storia del Vulture e di Monticchio, uno dei luoghi più belli e suggestivi della Basilicata, da proteggere e restituire nel modo migliore alle comunità che lo abitano.

“The Everlasting Butterfly” è diretto da Vania Cauzillo su testi di Pierluigi Argoneto, con l’adattamento drammaturgico di Mattia Di Pierro, musiche originali scritte da Vincenzo Paolino e Daniele D’Alessandro; in scena lo stesso Vincenzo Paolino al pianoforte, Pierangelo Lapadula al sintetizzatore e l’attore Gino Marangi; sagome del teatro delle ombre a cura di Domenico Colucci, scene e atmosfere luminose affidate a Donato Zaccagnino. La divulgazione scientifica dei testi è stata affidata a Liberascienza, che si è occupata di lavorare a contatto con i ricercatori dell’Università della Basilicata, impegnati nello studio entomologico.

Lo spettacolo andrà in scena in tre diversi comuni lucani:

a Potenza il 12 Ottobre alle ore 21:00 presso la sede dell’Università degli Studi della Basilicata di Rione Francioso, in occasione del “Festival della Divulgazione”;

a Rionero in Vulture il 15 ottobre alle ore 10.00 e alle ore 12:00 presso il Liceo “Giustino Fortunato”;

a Matera il 17 ottobre presso gli spazi di IAC – Centro Arti Integrate,  in via Casalnuovo.

L’ingresso è gratuito. Vi aspettiamo!