Al giorno d’oggi è facile tenere traccia degli eventi, ricevere informazioni, studiare ed apprendere: nell’era di internet ogni cosa è a portata di mano, ogni informazione si dispiega ai nostri occhi nel tempo di un “click”, viene assorbita, assimilata e poi sostituita velocemente da una nuova. Ci troviamo oggi in un’epoca di “consumismo dell’informazione”!

Ma c’è stato un tempo, prima di internet, prima ancora che la stampa diffondesse nelle case libri e giornali, in cui il compito di informare era affidato alle Storie. Attraverso il racconto si diffondevano notizie di terre lontane, attraverso il racconto i maestri tramandavano il sapere ai propri discepoli, ma sopratutto, le storie erano il mezzo per Tramandare la Memoria.

I “Come?” e i “Perché?” venivano raccontati, non spiegati, e se una storia attraversava i secoli diventava Leggenda e se superava il passare dei millenni si tramutava in Mito.

Perché raccontare storie?
Perché raccontare è un momento di contatto, di socialità: tutti insieme seduti in cerchio, ci si racconta storie e si trasmette il proprio sapere, ci si scambiano informazioni, non attraverso terze parti, un foglio o uno schermo, ma attraverso se stessi.

Questo è il compito dello Storyteller: recuperare la tradizione orale, favorire lo scambio e la diffusione della cultura, delle varie culture e tradizioni, da tutto il mondo.


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