I copioni sono stati consegnati e tutti i gruppi stanno lavorando alla messa in scena dello spettacolo di fine anno.

Dopo mesi di laboratorio, di esercizi e lavoro mirato all’acquisizione di competenze e abilità, i nostri allievi ora si ritrovano a sancire a ogni incontro un patto di reciproca fiducia e responsabilità.
Mi viene in mente il motto “tutti per uno, uno per tutti” reso celebre dal romanzo “I tre moschettieri” che in questo momento è più che mai esplicativo di ciò che sviluppa l’attività teatrale: il senso di appartenenza, l’interdipendenza, la collaborazione, il rispetto dei ruoli, la responsabilità riguardo al proprio ruolo, la condivisione degli obbiettivi, la tenacia, il coraggio.

Questo momento dell’anno rappresenta, per noi educatori, la prova del nove! Durante le prove dello spettacolo i bambini e i ragazzi continuano a esperire in modo attivo le dinamiche di gruppo autoregolandosi e trovando una propria collocazione funzionale all’obiettivo da raggiungere ma allo stesso tempo è proprio in questo momento che emerge il lavoro fatto nei mesi precedenti.

Un gruppo ben cementato, basato sull’amicizia (dove per amicizia non intendo che i bambini e i ragazzi si frequentino fuori dal laboratorio teatrale ma intendo il “fare insieme” e il “fare mai a scapito di” ma “sempre a favore di”) sarà un gruppo che lavorerà bene durante la costruzione dello spettacolo, in quanto ognuno si sentirà responsabile di fronte ai compagni e questo atto di responsabilizzazione non sarà sentito come un “dovere” ma come una “scelta”, un reciproco, tacito, patto di alleanza.

L’impegno e il disimpegno di ciascuno avranno una valenza diversa e una risonanza più ampia. Solo attraverso il sostegno reciproco e l’impegno individuale si può puntare al raggiungimento di un obiettivo comune.
Noi educatori cerchiamo di scardinare ogni atteggiamento individualistico e competitivo in favore della cooperazione nell’intento che diventi una modalità di esperire il mondo e i rapporti anche al di là del laboratorio teatrale.

La qualità delle relazioni è una garanzia di risultati qualitativamente rilevanti. E così, come educatrice, ad ogni incontro spero di veder rinnovato il patto di reciproca alleanza.