Un focus sul laboratorio per adulti che si terrà a Matera, il 7-8 Aprile, Raccogliendo le storie, scrivere la città con Andrea Ciommiento. Quello che succede veramente, quello che viviamo, il resto,tutto il resto, dov’è? Quello che succede ogni giorno e che si ripete ogni giorno, il banale, il quotidiano, l’evidente, in che modo interrogarlo, in che modo descriverlo? Georges Perec Perché raccontare la città? Scrittori come Perec ribaltano lo sguardo sulla città descrivendo i luoghi urbani come ricordi di una propria esperienza personale. Altri come Calvino ne ricercano le radici, accostando le città ai nostri sogni, costruite su desideri e paure. All’ultimo, lontani dall’arte, si presentano le storie imperfette e meticce del vivere quotidiano: storie che non lasciano sempre traccia. Ritroveremo ricordi “quasi dimenticati, inessenziali, banali, comuni, se non a tutti, perlomeno a molti” attraverso il lavoro creativo in aula e l’esperienza all’aperto di urban orienteering al fine di costruire una mappatura narrativa della città. Parte dei materiali creati saranno condivisi sul web attraverso la geo-localizzazione dei luoghi e degli abitanti incontrati. Come posso partecipare? Scrivendo una mail a: info@silentcity.eu Abbiamo ancora pochissimi posti, e se non doveste farcela ci saranno tante altre azioni partecipate durante tutto il progetto Silent City! Continuate a seguirci!
4 Aprile 2015 Mezzanotte passata. Sono rientrata a casa per le feste di Pasqua. Ad aspettarmi la mia nipotina di sette anni che si fa trovare dietro la porta della cucina con tutta l’ingenuità di una bambina che ha la tenera intenzione di spaventarmi… e io mi lascio sorprendere e il suo ridacchiare diventa il mio. La stringo forte e ritorno indietro nel tempo a quando ancora non ero una donna di 35 anni. Single fuori sede. Punto. Lavoratrice fuori sede. Punto. Studentessa fuori sede. Punto. Ho la sensazione che il fuori sede mi perseguiti. Ritorno indietro a quando ancora mi mangiucchiavo le unghia e dalla mia stanzetta rosa guardavo fuori dalla finestra e riflettevo tra me e me conversando con i diversi echi della stessa Rosalba. Mi capita spesso di sentirmi “fuori sede”, “fuori dal mondo”, “fuori luogo”, “fuori contesto”… come se non avessi trovato il mio posto nel mondo, addirittura a volte come se non fossi di questo mondo. Le mie altre “Rosalba” mi parlano portandomi fuori dimensione. Ora finalmente comincio a conoscermi più a fondo, Mi fermo. Mi volto. Appare un’altra me. Mi ri-dimensiono. Mi chiedo “Ma IO chi sono? cosa voglio davvero? cosa cerco e da […]
“Succede sempre così: quando il male che può fare un ragazzo vi torna utile, voialtri grandi siete pieni di indulgenza; mentre poi se facciamo magari qualcosa a fin di bene che ci riesce male, come è successo a me stamani, allora ci date tutti addosso senza remissione!” (cit. Giannino Stoppani) Ieri, giornata mondiale del libro, le maestre della scuola elementare di Lavello hanno organizzato un’interessante iniziativa: far leggere agli adulti alcune pagine del libro preferito della loro infanzia. E poiché anche L’Albero è stato invitato a partecipare, mi sono così ritrovata a rileggere, da donna e da mamma, il divertentissimo “Giornalino di Gian Burrasca”; un bellissimo dejavù costantemente accompagnato dalla voce della Pavone che continuava a risuonarmi nella testa a suon di “pa-ppa-pa-ppa-pa-ppa”. A parte Rodari, che spesso mi ritrovo a riprendere per motivi legati alla didattica, è stata la prima volta che ho riletto, da adulta, un libro della mia infanzia. Dovremmo farlo tutti più spesso. Non è un puro fatto nostalgico. E’ un esercizio doveroso, ma divertente e utilissimo al tempo stesso, per chi è a contatto con i bimbi come educatore o genitore. In fondo, i libri cosiddetti per l’infanzia, cosa sono se non la lente per guardare […]
31 Marzo 2015. La voglia di fuga è molto frequente in me. Potrei definirmi un simpatizzante della fuga. Fuggo dalla realtà quando è noiosa o semplicemente quando non mi piace … fuggo dalla realtà nei modi più insospettabili, con le azioni più semplici: leggendo, rifugiandomi nella fantasia o anche nel laboratorio di teatro. Ho deciso di intraprendere la mia prima fuga all’età di tre anni. A Potenza erano arrivate le giostre in occasione dei festeggiamenti di San Gerardo. Una sera ci andai con mio zio e rimasi rapito dal trenino elettrico. La mattina seguente scappai di casa verso quel trenino. Di mattina alle giostre non c’era nessuno, io ero l’unico a girare sul quel treno. Il giostraio, avendo capito che ci ero arrivato da solo lì, mi fece girare e girare e girare. Io mi sentivo il capotreno, unico passeggero, unico bimbo a poter condurre, in una mattina di giugno, il treno più bello del mondo.
Un nuovo entusiasmante anno accademico de La Scuola sull’Albero sta per ripartire! Il 6 ottobre riprenderanno le lezioni dei 5 corsi di teatro, attivi tra Melfi e Potenza, per aspiranti attori di tutte le età. Le iscrizioni sono aperte! Cosa aspettate? Il bello del talento è scoprire di averlo! Per informazioni, chiamateci al 349.8243232.
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