Fino all’ultimo allievo | Diario di un maestro

Insegnare, quale essa sia la disciplina, è una grande responsabilità; su questo credo siamo tutti d’accordo. Ma quello che un insegnante deve avere come obiettivo primario è che il suo insegnamento arrivi a tutti. E qui inizia il gioco!

Intanto voglio precisare che personalmente, almeno per quanto riguarda il teatro, più che di insegnante si debba parlare di maestro; maestro inteso come guida, poiché ritengo che poche siano le cose che si possano in realtà insegnare a teatro. Quello che avviene nell’allievo non è altro che prendere consapevolezza delle proprie capacità e di imparare ad utilizzarle al meglio, e questo avviene proprio grazie al maestro. E’ necessario però un rapporto di reciproca fiducia in cui il maestro non può aver dubbi sul fatto che ogni allievo abbia delle capacità da sviluppare e dove, per contro, l’allievo deve “af-fidarsi” al maestro.

Quando termino una lezione e sento di aver fatto centro con nove allievi su dieci, non mi posso ritenere soddisfatto. E’ importante conquistare il cuore e la fiducia anche dell’ultimo allievo che ancora non si abbandona al gioco da me proposto.

Bisogna trovare sempre e comunque il modo di comunicare adeguatamente con ogni singola persona, non basta rivolgersi al gruppo.

Non è facile, lo so e non l’ho mai pensato, ma è un obiettivo che non perdo mai di vista.

Il teatro mi ha insegnato anche questo: la grave responsabilità dell’attore di fronte al proprio pubblico. E’ necessario trovare un linguaggio comprensibile a tutti ed è quindi importante sapere a chi ci si rivolge.

Noi ci stiamo conoscendo sempre più, a volte sorprendendoci reciprocamente mentre questo avviene.

Sono certo che il mio lavoro, grazie anche alla collaborazione di tutti i miei colleghi de La Scuola sull’Albero, porterà a superare ogni ostacolo in cui allievo e maestro sapranno arricchire vicendevolmente e con piacere le proprie esistenze e condividere le proprie esperienze di vita.

Porterò sempre con me nel cuore il nome e gli ammaestramenti degli insegnanti preziosi che ho avuto la fortuna di incontrare durante la mia vita, e vorrei un giorno, essere ricordato dai miei allievi con lo stesso affetto e riconoscimento con cui io ricordo i miei Maestri.